APNEC – Codice Deontologico
Il Gruppo Cinofilo Multi Professionale aderisce alle norme del Codice Deontologico A.P.N.E.C.
1
– La deontologia degli Educatori Cinofili è l’insieme dei principi e
delle regole etiche e comportamentali che ogniprofessionista deve
osservare in quanto iscritto all’Associazione Professionale Nazionale
Educatori Cinofili, sia che eserciti in forma indipendente sia
dipendente, affinché la professione dia la migliore
risposta alle aspettative che la società ha verso la medesima.
2 – Le norme incluse nel presente codice
hanno carattere prescrittivo. Ogni azione
e omissione in contrasto con esse e
comunque disdicevoli al decoro o al
corretto esercizio della professione di
Educatore Cinofilo sono punibili ai sensi
di quanto previsto dal Titolo V dello
Statuto.
NORME GENERALI
3 – L’Educatore Cinofilo è tenuto a curare la propria preparazione
professionale e ad aggiornarla costantemente secondo quanto stabilito da
apposito
regolamento. (*)
(*) Così modificato dalla delibera n. 3 approvata dalla 1^ Assemblea Straordinaria del 22.02.2004 – Roma Hotel dei Congressi
4 – E’ considerato dovere professionale dell’Educatore Cinofilo prendere
parte ai corsi di qualificazione e aggiornamento istituiti
dall’Associazione Professionale o ad altri da essa riconosciuti, al fine
di assicurare un esercizio tecnicamente elevato della professione,
nonché sostenere le iniziative di qualificazione professionale promosse
dalla categoria.
5 – L’Educatore Cinofilo esercita la professione nel rispetto dei
principi di correttezza, riservatezza, obiettività e disponibilità,
identificandosi professionalmente.
6 – All’Educatore Cinofilo si richiedono probità e decoro ed una
condotta di vita tale da non arrecare discredito al prestigio della
categoria professionale.
7 – L’Educatore Cinofilo che ricopre o ha ricoperto funzioni
istituzionali di categoria, non deve avvalersi di tali posizioni per
procurarsi clientela a danno dei colleghi od altri indebiti vantaggi, né
proporsi al pubblico in veste professionalmente diversa da quella dei
colleghi.
RAPPORTI CON LA CLIENTELA
8 – L’Educatore Cinofilo deve adoperarsi affinché il mandato gli sia conferito, quando possibile, per iscritto.
9 – Il carattere fiduciario e personale del rapporto professionale,
nonché la tutela dell’interesse del cliente, impongono all’Educatore
Cinofilo l’assunzione dei soli compiti che è in grado di poter assolvere
con la dovuta competenza, perizia ed efficacia.
10 – L’Educatore Cinofilo deve illustrare al cliente i problemi tecnici
essenziali, nonché orientarlo motivatamente sulle strategie attuabili in
relazione ai medesimi, esporgli gli eventuali rischi che esse
comportano.
11 – L’Educatore Cinofilo è tenuto, verso il cliente, ad un
atteggiamento di riservatezza in merito ai fatti e notizie inerenti alle
attività a lui affidate, e a vigilare affinché i propri collaboratori e
dipendenti osservino anch’essi tale atteggiamento in relazione alle
notizie apprese nell’espletamento dei compiti.
RAPPORTI CON I COLLEGHI
12 – Il comportamento dell’Educatore Cinofilo s’ispira al principio
della solidarietà categoriale, in vista dell’obiettivo di migliorare,
mediante un’attiva interazione tra gli esercenti, il livello della
professione e l’utilità sociale delle attività specifiche di questa.
13 – L’Educatore Cinofilo intrattiene con i colleghi rapporti
professionali diretti o indiretti di parità, dignità, lealtà,
collaborazione, ed evita di arrecare danno al singolo collega e
discredito alla categoria. Deve inoltre favorire lo scambio di
esperienze e notizie svolte ad un qualificato approfondimento delle
problematiche professionali, e contribuire, attraverso un rapporto
attivo con i colleghi, all’elevazione dell’immagine sociale della
professione.
14 – Gli Educatori Cinofili devono evitare comportamenti che possano
sfociare in controversie con colleghi.
Nell’eventualità dell’insorgenza di queste, ne cercheranno la possibile
composizione amichevole all’interno dei propri organismi istituzionali.
15 – L’acquisizione di clientela tramite metodi sleali o millanterie costituisce lesione grave all’onore professionale.
RAPPORTI CON I MEDICI VETERINARI
16 – L’Educatore Cinofilo collabora con il Medico Veterinario e nel caso
si trovi di fronte a Cani con particolari problemi, deve avviare gli
stessi a visita medica al fine di escludere ogni forma patologica prima
di effettuare qualunque intervento su di essi.
L’Educatore Cinofilo si asterrà altresì dal consigliare al cliente
qualsiasi forma di terapia medica, compito questo di esclusiva
competenza del Medico Veterinario.
COMPORTAMENTO NEI CONFRONTI DEI CANI
17 – Nel rapporto zooantropologico, ogni comportamento umano deve
nascere dalla consapevolezza che l’alterità animale è dotata di dignità
propria meritevole del rispetto che si deve ad ogni realtà vivente.
18 – Il rapporto tra uomo e Cane non è caratterizzato dall’affermazione
della superiorità del primo sul secondo, ma solo dalla presa d’atto di
una diversa modalità di essere.
19 – L’educazione del Cane ha come principale funzione quella di aiutare
l’animale a superare lo stress derivante dalla vita all’interno di una
società urbanizzata che, come tale, è innaturale per qualsiasi animale.
20 – L’addestramento ha come scopo principale quello di valorizzare le
capacità naturali di ogni singolo Cane, frutto della memoria di razza
congiunta ad una corretta selezione.
21 – Nella pratica di educazione, addestramento e terapia
comportamentale devono essere utilizzate metodiche di apprendimento
naturali basate sulla sequenza “stimolo-risposta-rinforzo”; tale
sequenza non prevede l’uso di alcun metodo coercitivo che sarebbe
unicamente segno della inadeguatezza dell’educatore cinofilo.
22 – L’utilizzo di pratiche correttive che, in ogni modo, comportino
dolore per l’animale, deve essere rifiutato, salvo i casi nei quali sia
stato superato dall’animale il limite di una accettabile socialità e
siano stati esperiti, senza successo, tutti i tentativi che l’esperienza
e la scienza indicano come opportuni.
23 – Il continuo evolversi delle scienze che si occupano di
comportamento animale impone ad ogni educatore cinofilo la disponibilità
a porsi costantemente in discussione ricercando ogni occasione di
aggiornamento, confronto e verifica utili al costante miglioramento
delle proprie competenze.
24 – Il presente codice disciplinare va esposto nei luoghi in cui opera l’Educatore Cinofilo iscritto
all’A.P.N.E.C.. (*)
25 – L’educatore Cinofilo iscritto all’A.P.N.E.C., durante lo
svolgimento dell’attività professionale, deve informare l’utente circa
la propria appartenenza all’Associazione
professionale. (**)
(*) (**) Aggiunti dalla delibera n. 5 approvata dalla 1^ Assemblea Straordinaria del 22.02.2004 – Roma Hotel dei Congressi