Il Problem Solving è una magnifica metodologia che tutti i proprietari di cani da compagnia o da lavoro possono applicare con innumerevoli vantaggi e effetti positivi.
Il cane è un animale intelligente, anche se spesso sottovalutiamo le sue capacità.
Molto spesso, in effetti, ci preoccupiamo di fornire una adeguata attività fisica, ma poi ci dimentichiamo di allenare la sua mente, oltre al suo corpo.
Quando ci avviciniamo al Problem Solving, invece, ci rendiamo conto che il nostro amico oltre ad avere quattro zampe ha anche molte capacità e soprattutto anche lui ha lanecessità di usare il suo cervello.
Come si svolge il Problem Solving?
In pratica si propongono, con una giusta sequenza e progressione, dei giochi appositamente creati per portare il cane a trovare, in modo autonomo, la soluzione a problemi di crescente difficoltà.
Il trainer esperto (Problem Solving Practitioner) nasconde all’interno del gioco del cibo appetitoso: il cane dovrà trovare il modo per risolvere il problema e ottenere così il cibo nascosto.
Potrà utilizzare le zampe, il muso o la bocca.
Dovrà annusare, ragionare, pensare e trovare la soluzione al problema proposto.
Il cane impara ad avere fiducia in sé stesso, aumenta la propria autostima e la sicurezza.
Il cane che viene allenato nel Problem Solving sarà quindi in grado di risolvere i problemi in modo sereno ed equilibrato, senza mostrare stress o ansia.
I risvolti positivi nella vita quotidiana sono facilmente intuibili: saper gestire con meno stress e agitazione le situazioni quotidiane.
Dato che è sempre il suo proprietario che propone questi giochi, su indicazioni del trainer, il cane aumenta anche la sua fiducia ed il rispetto per il suo referente che gli propone cose tanto divertenti e interessanti.
Ogni gioco è differente e viene costruito per avere caratteristiche specifiche.
Ogni cane è diverso, per questo il trainer esperto sceglie, mano a mano che si progredisce, i giochi più adatti.
In questo modo sviluppiamo le capacità cognitive del soggetto, che acquisirà competenze sempre maggiori.
Quali sono i vantaggi e le finalità del Problem Solving? Numerosissime!
Questo tipo di percorso, quando è ben strutturato come percorso educativo e pedagogico, fornisce competenze utili nelle situazioni di tutti i giorni. E tutto questo divertendosi!
Il primo aspetto è certamente quello di riuscire a sviluppare in maniera sempre crescente la sua intelligenza e la sua capacità di ragionare nonché riflettere.
Il cane impara ad avere fiducia in sé stesso, aumenta la propria autostima e la sicurezza.
Il cane che viene allenato nel Problem Solving sarà quindi in grado di risolvere i problemi in modo sereno ed equilibrato, senza mostrare stress o ansia.
I risvolti positivi nella vita quotidiana sono facilmente intuibili: saper gestire con meno stress e agitazione le situazioni quotidiane.
Dato che è sempre il suo proprietario che propone questi giochi, su indicazioni del trainer, il cane aumenta anche la sua fiducia ed il rispetto per il suo referente che gli propone cose tanto divertenti e interessanti.
Prima di tutto è importante farsi consigliare e seguire da un trainer esperto, un Probem Solving Practitioner formato (elenco visionabile sul sito, https://www.ilmiocane.net/stage-e-seminari/corso-pspractictioner/) che ci guiderà in questo percorso insieme al nostro cane.
Una regola da rispettare è quella di non lasciare mai il cane da solo durante una sessione di Problem Solving: è’ importante supervisionare
Un errore frequente, infatti, è quella di pensare che il Problem Solving serva per intrattenere il cane mentre non ci siamo: assolutamente scorretto.
Il proprietario deve proporre ed assistere ai progressi del suo cane, sempre pronto a trarne conclusioni e capire come andare aventi in questo percorso di crescita reciproca.
I giochi utilizzati dovranno essere assolutamente sicuri per il cane, non ci devono essere parti appuntite o contenenti materiale che possa far male al cane mentre interagisce con l’oggetto stesso.
Alcuni possono essere costruiti in casa, anche se sarebbe sempre meglio farsi consigliare o acquistare i giochi presenti in commercio.
Qual è l’aspetto più importante per la scelta del gioco adatto al nostro cane?
Fin dal principio dovremo quindi scegliere un gioco semplice per lui, che siamo certi possa risolvere. Si procede per gradi, con grande attenzione per il cane.
Non si deve aver fretta! Non dobbiamo mai dimenticare che il cane deve riuscire sempre a risolvere il problema proposto, altrimenti andrà solo in frustrazione e avremo l’effetto opposto di quello desiderato.
Non è importante che il cane risolva subito tutti i giochi o quello più difficile, non è una gara al più bravo o al più rapido! E’ un percorso pedagogico.
Quello che conta è l’esperienza che ogni volta il nostro cane vive grazie a questo metodo e che costruisce la sua modalità e competenza generale.
Si tratta di un percorso davvero utile e ricco di stimoli, divertente per il cane, che vi sorprenderà ogni volta!
Dove è possibile trovare personale qualificato?
La persona che in Italia ha portato questa metodologia è Paolo Villani, che purtroppo è mancato nel 2016. I suoi allievi portano avanti il metodo e in alcuni casi lo hanno rivisto e apportate alcune modifiche,
A Milano alla Scuola Cinofila Il Mio Cane di Rho, Eleonora Mentaschi si occupa di questo metodo e ha creato un percorso di specializzazione per educatori cinofili che diventano esperti qualificati in questo settore come “Problem Solving Practitioner” https://www.ilmiocane.net/stage-e-seminari/corso-pspractictioner/ e possono affiancarvi e farvi meglio conoscere questo affascinante mondo!
Articolo scritto 20 Maggio 2016 da Eleonora Mentaschi
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