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Master rieducatore cinofilo
PROBLEM SOLVING: L’ATTIVITA’ MENTALE
L’ATTIVITA’ MENTALE
Il Problem Solving vuole essere prima di tutto un approccio pedagogico al Cane volto a risvegliare, stimolare e sostenere la
capacità cognitive che ogni Cane possiede fin dalla nascita
E’ un approccio e una disciplina non agonistica e non competitiva, adatto a cani, gatti e pet di ogni razza, tipo ed età, riconosciuto a
livello nazionale da FISC-Libertas CONI
Il metodo è stato ideato dalla dott.ssa Eleonora Mentaschi, Master in Medicina Comportamentale degli Animali d’Affezione,
referente Nazionale per FISC Libertas CONI da anni porta in Europa stage di specializzazione per la formazione dei Problem Solving
Practitrioner
Il Problem Solving quando viene proposto seguendo i metodi corretti da una persona qualificata e competente,
– Porta l’individuo ad acquisire fiducia in se stesso e nelle proprie capacità
– Gli insegna a ragionare, concentrarsi e riflettere di fronte ai problemi
– Soddisfa il bisogno di fare attività mentale
– Previene i problemi di comportamento, soprattutto quelli collegati a ipo-attività
– Rappresenta un valido supporto nella soluzione di problemi di comportamento in affiancamento ad altri metodi e/o terapie
comportamentali
– E’ un’attività libera e piacevole
– Permette di lavorare sulla calma e l’autocontrollo
– Insegna al nostro animale a gestire la frustrazione
– Innalza la soglia di stress
– Riattiva soggetti apatici o anziani
– Aumenta le competenze
– Previene l’invecchiamento cerebrale e le malattie degenerative cognitive
– Innesca la curiosità verso gli stimoli
– Permette di conoscere un individuo nei suoi aspetti più profondi psicologici ed emotivi (es. si possono osservare le
fluttuazioni emozionali, impulsività, le strategie di coping, etc)
– Permette di far comprendere al sistema famiglia le capacità e le abilità cognitive e intellettive del proprio Cane
– Migliora la relazione del binomio
– Fornisce uno strumento unico nell’educazione del Cane
Leggi il regolamento, i dettagli e trova l’elenco dei PSPractitioner esperti dell’approccio a questo link
Per informazioni e appuntamenti scrivere a: info@ilmiocane.net.
Altri Articoli
a cura di Eleonora Mentaschi
etologa esperta in problemi di comportamento del cane
Informazioni utili per chi adotta un Cucciolo o un Cane adulto
di Eleonora Mentaschi – Membro SISCA e APNEC
Vietata la riproduzione parziale o totale del testo
– Prima di adottare un Cucciolo di Cane pensateci scrupolosamente. I Cani vivono anche 20 anni: considerate l’impegno che rappresenteranno prima di fare scelte avventate.
– Ricordatevi dei Cani abbandonati nei canili e nei rifugi, aspettano un proprietario che li possa amare e curare con responsabilità.
– Non adottate cuccioli di Cani più piccoli dei due mesi di età, potrebbero sviluppare problemi comportamentali (paura, aggressività, iperattività, etc).
Controllatene la provenienza, informatevi sui genitori, andate a visitare il luogo in cui sono tenuti, verificate che siano stati lasciati con la madre e con i fratelli fino al momento dell’adozione.
Diffidate dei falsi allevatori e non improvvisatevi allevatori.
– Il cucciolo di Cane, non appena adottato dalla sua nuova famiglia, deve essere socializzato e portato a contatto con tante persone, Cani ed ambienti differenti. In questo modo si abituerà a tutto ed avremo maggiori possibilità che diventi un individuo bravo ed equilibrato. Se così non fosse, crescendo potrebbe avere grandi difficoltà ad adattarsi e sviluppare paure, fobie o aggressività da paura.
– Educatelo correttamente fin dal principio. Se non siete esperti, chiedete l’aiuto di persone qualificate (che utilizzino metodi gentili).
– I Cani devono essere vaccinati ogni anno, visitati regolarmente, avere il microchip e la medaglietta di riconoscimento. Le deiezioni vanno raccolte, nel rispetto di tutti.
– Il metodo migliore per educare un Cane è premiare tutti i suoi comportamenti corretti e desiderati. E’ assolutamente dimostrato che il Cane impara meglio se viene premiato per il comportamento desiderato invece che punito per quello sbagliato. Esempio: il Cane salta addosso, resto indifferente, il Cane scende: lo premio (ci metterà poco a capire quale comportamento sia più vantaggioso!)
– I premi possono essere differenti: si possono usare parole di lode (“bravo!” “bene!”); oppure dei bocconcini prelibali (che non siano la sua abituale alimentazione, un premio deve essere qualche cosa di speciale, ad es. premi per Cani, wurstel di pollo, pezzetti di petto di pollo lessati, etc), un ottimo premio può essere il gioco (per alcuni Cani è certamente il rinforzo più ambito), e non dimentichiamoci le carezze, ma solamente se il Cane le apprezza veramente (non tutti i Cani adottati da adulti, soprattutto se traumatizzati e spaventati, reputano le carezze un premio, fate quindi attenzione ed osservate il vostro Cane).
– Le punizioni devono essere il più possibile evitate e mai fisiche: un “No” secco e con voce decisa è più che sufficiente. La migliore punizione per un Cane è la nostra indifferenza. Il Cane salta addosso per fare le feste? Noi incrociamo le braccia, ci giriamo e ce ne andiamo: lo puniamo con l’indifferenza. Solo se fa il bravo e non salta, riceverà tutte le nostre attenzioni.
– Premi e punizioni devono giungere contemporaneamente o subito dopo il comportamento da premiare o inibire (entro un secondo). E’ inutile punire un Cane per qualche cosa che ha commesso in nostra assenza: il Cane capirà che lo sgridiamo, ma non il motivo, e continuerà quindi a comportarsi come prima. Dobbiamo coglierlo in flagrante e punirlo con un secco “No!”.
– “Dopo un no, viene sempre un sì”. Educare vuol dire indicare la via giusta, aiutare un individuo a comprendere quali sono i comportamenti corretti. Siamo sempre bravi a sgridare un Cane, ma ci dimentichiamo di premiarlo quando si comporta bene. Facciamo un esempio: il Cane salta sul divano, noi diciamo “No, vai giù”, a quel punto il Cane scende…e il proprietario gli dice “bravo!”, premiando così il comportamento corretto. Altro esempio: il cucciolo fa la pipì in casa, il proprietario lo coglie sul fatto, in flagrante, e lo punisce con un secco “No!”. A quel punto lo porta subito fuori e quando fa i bisogni lo premia con un sacco di coccole e qualche boccone prelibato. Dobbiamo “spiegare” ai nostri amici a quattro zampe che cosa desideriamo da loro.
– I Cani che abbaiano, distruggono o fanno i bisogni quando rimangono soli in casa, patiscono “ansia da separazione”, soffrono l’assenza del proprietario. Non sono dispetti, ma manifestazioni di un forte disagio. Rivolgetevi il prima possibile ad un esperto in problemi comportamentali per risolvere il problema.
– Quando si adotta un Cane, se si prospetta che il Cane dovrà restare solo a casa per alcune ore, è bene abituarlo fin da subito, anche se gradualmente.
– Un nostro atteggiamento troppo materno o protettivo può essere la causa delle difficoltà dei nostri Cani a restare da soli.
– I Cani sono animali sociali che hanno bisogno di compagnia, non possono essere lasciati da soli troppe ore.
– I Cani devono uscire almeno 3 volte al giorno, anche se si possiede un grande giardino, per poter scoprire ed annusare il mondo, incontrare persone diverse ed i propri simili
– I Cani sono animali gerarchici e talvolta competitivi, per questo necessitano di regole che li aiutino a comprendere quale ruolo devono avere all’interno della famiglia-branco.
– Ogni Cane deve mangiare solo dopo che la famiglia ha terminato e non deve ricevere nulla dalla tavola.
– I Cani adulti dovrebbero mangiare 2 volte al dì, cibo di buona marca. Se non sotto consiglio veterinario, evitate assolutamente le diete casalinghe.
– Quando il Cane pretende di giocare con noi o pretende attenzione (abbaiando, saltando addosso, mordicchiando mani, braccia o caviglie) dobbiamo ignorarlo. E’ sempre meglio premiare un Cane per i comportamenti corretti, quindi meglio considerarlo quando è calmo, piuttosto che quando è agitato.
– Se il Cane manifesta aggressività (di qualsiasi tipo: da dominanza, da paura, territoriale, etc), distruttività o qualsiasi altro comportamento indesiderato, non esitate a rivolgervi ad un professionista.
– Dovremo essere coerenti in ciò che pretendiamo dal nostro Cane, imparare a conoscerli un po’ meglio e ad utilizzare i premi e la pazienza per aiutarli a comprendere come devono comportarsi.
Ciao mondo!
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