di Eleonora Mentaschi
Articolo apparso sulla rivista cinofila “Ti presento il Cane”
Vietata la riproduzione parziale o totale del testo
I Cani sono animali che preferiscono evitare lo scontro, sono tendenzialmente pacifici. Voi direte: ma come, se si sentono e si vedono tanti Cani aggressivi?! Eppure i Cani, come i lupi e come molte altre specie, non ritengono l’aggressività la prima arma cui ricorrere.
Certo, è normale lottare per ottenere le risorse, il cibo, lo spazio, le femmine, ma solo se e quando è indispensabile farlo. Almeno che, ovviamente, non abbiano un problema comportamentale.
Gli animali, infatti, hanno sviluppato spesso delle forme di comunicazione che permettono di evitare attacchi e lotte inutili e pericolose per l’individuo stesso. La selezione non favorisce i maschi più valenti nel combattimento, ma quelli che più efficacemente si battono per il controllo di una situazione determinante.
Il maschio che ha più successo non è il rissoso ad oltranza, ma quello in cui l’inclinazione alla lotta e alla fuga si equilibrano.
Non il comportamento aggressivo quindi, ma un equilibrato sistema aggressione-fuga provvede a quella distribuzione territoriale che impedisce dannose interferenze (Timbergen, 1971).
I Cani, come tutti sappiamo, comunicano in modo molto diverso dal nostro. Mentre gli esseri umani utilizzano principalmente la comunicazione verbale, i Cani si avvalgono principalmente della comunicazione olfattiva e di quella visiva. Sono soprattutto le posture che permettono ai Cani di comunicare tra loro e con noi: la posizione delle orecchie, della coda, lo sguardo, ecc. hanno molti e differenti significati.
Due Cani che si incontrano prima si annusano e si studiano: il dominante mostrerà la coda dritta, orecchie in avanti, il corpo rigido, lo sguardo fisso verso gli occhi dell’avversario ed eventualmente i Canini in mostra e i peli della schiena ritti, ma se l’altro Cane assumerà un atteggiamento sottomesso, cioè coda tra le gambe, orecchie all’indietro, sguardo rivolto altrove o addirittura si butterà a terra mostrando il ventre e la gola, allora difficilemte ci sarà uno scontro: comunicando hanno già determinato i reciproci ruoli, non hanno alcun bisogno di lottare per determinare la gerarchia.
Negli ultimi anni, una straordinaria studiosa del comportamento, riconosciuta a livello internazionale, Turid Rugaas, ha scoperto 27 differenti posture e movimenti che i Cani utilizzano per comunicare, e li ha denominati Calming Signals o Segnali di Calma.
Questi segnali corporei hanno principalmente due funzioni: indicare le intenzioni pacifiche di chi li emette oppure manifestare un certo stato di apprensione o ansia. In realtà le due cose si fondono: quando un Cane emette dei segnali di calma per pacificare l’altro, probabilmente lo fa perchè non si sente a proprio agio e vuole allentare la tensione.
Possiamo dire che noi, quando vogliamo mandare un segnale di pacificazione che possa sciogliere la tensione tra due persone, utilizziamo il sorriso. Il Cane utilizza tutta una serie di segnali che vedremo in seguito.
Alcuni di questi segnali possono essere riprodotti dall’uomo per comunicare con i Cani e renderli più tranquilli e disponibili nei nostri confronti.
E’, a mio parere, un nuovo mondo molto affascinante, che ci permette di fare un passo in avanti verso la comprensione del Cane e verso una comunicazione tra uomo e Cane ancor più profonda.
Vediamo quindi di cosa si tratta.
QUALI SONO I SEGNALI DI CALMA O SEGNALI DI PACIFICAZIONE
1) Distogliere lo sguardo, girare la testa ed il corpo
Quando due Cani si incontrano può capitare di vedere uno strano “scambio di sguardi”: se i due si fissano reciprocamente, allora entrambi stanno sfidando l’altro e molto probabilmente arriveranno ad aggredirsi per decidere il reciproco ruolo.
Se invece uno dei due, o entrambi, distolgono lo sguardo, magari girando anche la testa, allora si rilasseranno e difficilemente arriveranno ad uno scontro fisico: hanno comunicato le loro intenzioni pacifiche, hanno messo in pratica i Calming Signals, come dire “non voglio confrontami con te, non ho cattive intenzioni, sono pacifico”.
Lo stesso accade con noi esseri umani: se, quando guardiamo un Cane, questo distoglie lo sguardo, vuole comunicarci le sue intenzioni inviandoci i Calming Signals.
Forse noi lo stiamo intimorendo, proprio perché lo fissiamo senza rendercene conto, oppure perché siamo in una posizione che lo spaventa, ed allora il Cane, sentendosi un po’ insicuro o stressato, inizia a voltare la testa e magari anche il corpo in un’altra direzione: vuole farci comprendere che non ha alcuna intenzione negativa nei nostri confronti.
Un Cane che ci invia Segnali di Calma può anche indicarci che non si sente molto sicuro: dobbiamo allora fermarci un attimo e riflettere, forse stiamo comunicando in modo errato ed il Cane non capisce cosa desideriamo fare, oppure il soggetto è particolarmente pauroso e non desidera farsi avvicinare da persone estranee. E’ arrivato il momento di rispondere al Cane con segnali di calma.
Infatti anche noi possiamo utilizzare i segnali di calma: quando incontriamo un Cane non dobbiamo fissarlo, bensì guardarlo e distogliere lo sguardo, preferibilmente voltando anche la testa e mettendoci con il nostro corpo leggermente girato (dando al Cane il nostro fianco).
Ripetendo più volte questi gesti: guardo un attimo e distolgo lo sguardo, guardo un attimo e distolgo lo sguardo, e così via.
Il Cane, se è in grado di comprenderli, si sentirà più tranquillo e più disponibile a conoscerci.
Pensiamo a quante volte un proprietario sgrida il suo Cane e questo volta lo sguardo: il proprietario si sente quasi offeso da ciò, prende la testa del Cane e la volta verso di se, dicendo “guardami quando ti parlo!”.
Questo è un esempio di quanto sia importante invece comprendere i segnali che il Cane ci sta inviando: ha perfettamente capito che lo stiamo sgridando, accetta la punizione e cerca di farcelo comprendere.
2) Avvicinarsi di lato, facendo un percorso non diretto
Per i Cani il modo in cui ci si avvicina è molto indicativo: un avvicinamento frontale e diretto può indicare sicurezza, dominanza, sfida e provocare, quindi, reazioni aggressive o di paura.
Un avvicinamento indiretto, cioè percorrendo un’immaginaria curva che porti un soggetto al lato dell’altro individuo, è invece un segnale di pacificazione che india che l’individuo che si sta avvicinando non cerca lo scontro od il confronto, anzi, le sue intenzioni sono pacifiche.
Pensiamo, allora, a cosa accade quando portiamo i nostri Cani al guinzaglio e ci avviciniamo agli altri Cani con una traiettoria diretta…quali segnali stiamo, involontariamente, mandando? E quante probabilità abbiamo che questo incontro si risolva in un’aggressività?
Se invece ci avvicinassimo gli uni agli altri facendo traiettorie a forma di curve, allora potremmo abbassare i livelli di apprensione e di stress che invece si creano con avvicinamento diretto ed avere maggiori probabilità che l’incontro si risolva con una pacifica conoscenza reciproca.
Allo stesso modo, quando siamo soli e vogliamo avvicinare un Cane che non conosciamo, la cosa migliore è di effettuare un avvicinamento non diretto, facendo una curva ed arrivando dando il fianco al Cane.
3) Sbadigliare
Un Cane può sbadigliare perché ha sonno, ma molto più spesso lo fa perché è a disagio, stressato o vuole comunicare un segnale di pacificazione.
Ricordo un Cane che era molto pauroso quando usciva in passeggiata: i proprietari avevano notato che fuori continuava a sbadigliare, mentre in casa questo non accadeva. Il Cane stava comunicando uno stato di stress. Bisognava lavorare su questo problema.
Se invece un Cane si avvicina ad un altro e sbadiglia, probabilmente vuole comunicare pacificazione e magari un po’ di insicurezza o stress.
4) Sbattere le palpebre
Questo è un segnale più difficile da individuare, ma certamente utile per riprodurlo quando incontriamo un Cane: volteremo lo sguardo e sbatteremo ripetutamente le palpebre.
5) Movimenti lenti
Sappiamo benissimo che è meglio avvicinarsi ad un Cane e comunicare con movimenti lenti. Tutto ciò che è improvviso e veloce può causare uno stress o una reazione negativa (aggressione o fuga).
Quando un Cane si muove lentamente potrebbe, quindi, indicarci uno stato di stress.
Pensiamo, ad esempio, al proprietario che richiama il suo Cane con voce imperativa: il Cane si sentirà intimorito, ed invece di correre incontro al suo padrone, si avvicinerà lentamente.
Il proprietario alzerà ancora la voce, indispettito da tanta lentezza, ed il Cane, naturalmente, rallenterà ancora di più nel tentativo di pacificarlo: quanta incomprensione reciproca!
Ed il risultato finale sarà che il proprietario non otterrà mai un buon richiamo, fino a quando non imparerà a comunicare correttamente ed a interpretare i segnali che il suo Cane manda.
6) Immobilizzarsi (freezing) e/o sedersi, sdraiarsi
Questo può essere la continuazione del precedente segnale di calma: il Cane si immobilizza, magari gira lo sguardo, talvolta si siede o si sdraia. Vuole chiaramente mandarci un segnale di calma.
Anche durante il gioco posiamo osservare che i Cani, ad intervalli, si siedono. Durante il gioco è molto importante che tutti gli individui sappiano che è un momento pacifico e che, qualsiasi cosa accada, è tutto per gioco! Il classico inchino, con il posteriore alto e le zampe anteriori distese a terra, serve proprio per questo e viene spesso ripetuto proprio per pacificare l’altro.
7) Leccarsi le labbra ed il naso
Questo è uno dei segnali di calma che appaiono più precocemente nel cucciolo.
Non è semplice da notare, ma se ci facciamo caso potremo vedere quante volte i Cani lo utilizzano. Alcuni in modo più evidente, altri in modo quasi impercettibile.
Anche noi possiamo provare a riprodurlo, ma difficilmente riusciremo nel nostro intento, un po’ perché la lunghezza della nostra lingua non è sufficiente ed un po’ perché il colore si confonde con quello della nostra pelle. Comunque ci sono Cani in grado di distinguerlo senza alcuna difficoltà.
Ora sta a voi: provate ad osservare i Cani e a individuare i Segnali di Calma… vi sorprenderete nello scoprire che non ve ne eravate mai accorti, ma i Cani li utilizzano molto più spesso di quanto non si pensi.
Lettura Consigliata:
Turid Rugaas
L’intesa con il cane: I Segnali Calmanti
Ed. Haquihana
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