Il cane è un eterno Peter Pan: tutti noi sappiamo quando gli piaccia giocare, cucciolo o adulto che sia.
Questo aspetto è fondamentale nella sua vita e l’attività ludica ha molteplici funzioni.
Anche se potrebbe sembrarci un comportamento fine a se stesso, il gioco rappresenta invece un elemento determinante nella salute fisica e mentale del nostro amico a quattro zampe. Per questo abbiamo deciso di dedicare un articolo a questo tema fondamentale.
Ci sono tanti tipi di gioco e di classificazione, come la suddivisione in:
– Gioco sociale: con un partner della stessa o di un’altra specie
– Gioco solitario o individuale: senza un partner di gioco
E’ possibile poi fare una distinzione in:
– Gioco di movimento: inseguire, scappare, correre, fare la lotta, etc
– Gioco strumentale: con oggetti inanimati
Ovviamente le categorie sopra citate possono essere mescolate tra loro: si può avere il “gioco sociale strumentale”, cioè più individui che giocano a palla, oppure padrone e cane che fanno il tira e molla; oppure possiamo avere il “gioco solitario di movimento”, tipico di quelle corse sfrenate che molti cuccioli di cane e gatto fanno per casa!
A cosa serve il gioco? La risposte sono moltissime, vediamone alcune.
Al cucciolo, ad esempio, il gioco serve per:
– Formare il comportamento dell’adulto (gioco come palestra di vita – vedi dopo)
– Facilitare l’interazione sociale
– Aumentare la destrezza fisica e mentale
– Migliorare la coordinazione
– Esercitare e dare le prime dimostrazioni dei rituali e dei comportamenti ritualizzati
– Apprendere i ruoli sociali e la loro previsione nel futuro attraverso le sequenze degli eventi
– Fornire un’opportunità per l’esplorazione
– Fornire un’opportunità per imparare a risolvere problemi di crescente complessità
(Fagen , 1981),
Gioco come palestra di vita
I cuccioli non smetterebbero mai di giocare! Sembra che si stiano semplicemente divertendo, ma in realtà stanno imparando, si allenano per capire ciò che dovranno poi fare da grandi, per questo si dice che “il gioco è palestra di vita“.
Secondo Danilo Mainardi, il gioco sarebbe una sorta di esercitazione attraverso la quale apprendere e maturare nozioni utili per la vita adulta riguardanti svariate sfere comportamentali. (A. Mori, Dizionario di Etologia di D.Mainardi; ed. Einaudi, 1992).
Mentre gioca, quindi, il giovane cane sperimenta tutti quei comportamenti che poi metterà in atto da adulto, in contesti assolutamente seri: montare, sottomettersi, inseguire una preda, etc.
E’ importante, quindi, saper gestire con la dovuta attenzione queste attività ludiche, fin dal principio.
Nei suoi primi mesi di vita il cane attraversa la “fase di socializzazione”, impara cioè ad interagire con i propri simili e con altre specie. Il gioco è la via principale per imparare a relazionarsi, è il mezzo comunicativo per eccellenza, crea dei legami e permette la socializzazione! Per questo è fondamentale dare al piccolo la possibilità di giocare libero, cioè senza il guinzaglio, con tantissimi cani, di età, taglie e razze diverse.
In questo modo imparerà a relazionarsi meglio e potremo prevenire molti problemi relativi ad aggressività intraspecifica, paure o fobie verso altri cani. Purtroppo invece molti di noi pensano che i cuccioli siano troppo fragili e vadano protetti
Allo steso modo dovremo permettere al cucciolo di giocare con le persone, ma ci sono alcuni suggerimenti da tener sempre presente.
Non lasciamo che il cane giochi mordendo mani, caviglie o altre parti del nostro corpo: potrebbe poi diventare un atteggiamento assai problematico. Se dovesse farlo, interrompiamo immediatamente ogni interazione con lui.
Meglio essere coerenti fin dal principio: acquistiamo numerosi giocattoli per cani, e indirizziamo le sue attenzioni solo su questi.
Non dovremmo mai utilizzare i nostri indumenti (es. la vecchia ciabatta) od oggetti (es. uno straccio), rischiamo di creare confusione: per un cane, purtroppo, non c’è alcuna differenza tra la vecchia scarpa rotta e il nuovo paio da 200 euro!
Come abbiamo già detto, è importante dare al cane molti giocattoli differenti: in questo modo non solo lo terremo impegnato, ma gli permetteremo anche di sviluppare maggiormente le sue capacità cognitive. Il cucciolo deve sperimentare, annusare, mordere e interagire con più giocattoli possibili: questo lo aiuterà a diventare un soggetto più abile e intelligente.
Il gioco insieme ai proprietari deve essere una routine quotidiana! E’ un momento di relazione fondamentale, da gestire con attenzione.
Se, ad esempio, vogliamo giocare a tirare la pallina per farcela riportare, la cosa migliore è procurarsi due palle identiche. Prima ne lanceremo una, quando il cane l’avrà presa lo richiameremo e gli faremo vedere l’altra: in questo modo lascerà la pallina per andare a prendere la seconda, e così via.
Questo permetterà al cane di comprendere che non c’è competizione, ma che si tratta di uno scambio e di una collaborazione. Lascerà volentieri la pallina, perché saprà che noi non vogliamo rubargliela.
Gwen Baily dice “La mano va sempre per dare, mai per togliere“. Questa regola è fondamentale in tutti gli aspetti di vita quotidiana.
Non facciamo quindi l’errore di strappargli dalla bocca l’oggetto, altrimenti imparerà a trattenerlo o scappare da noi. Piuttosto prendiamo un bocconcino e lo passiamo sotto il suo naso: appena aprirà la bocca, diremo “Lascia” e daremo il premio. Ancora una volta comprenderà che non ha alcun motivo di essere competitivo e di tenere a tutti i costi l’oggetto in bocca.
L’approccio gentile e collaborativo da sempre i suoi frutti, provare per credere!
Abbiamo quindi dato uno sguardo all’importanza del gioco nel cucciolo e nel giovane cane, ma, come abbiamo detto all’inizio di questo articolo, il gioco permane per tutta la durata della vita del cane. Perché? Perché le sue funzioni sono veramente molteplici, vediamo insieme altri aspetti di questo modulo comportamentale.
Gioco come parte fondamentale della vita
Analizziamo il “gioco sociale“, cioè con un partner, cane o uomo che esso sia.
Per i nostri amici a quattro zampe è molto importante poter giocare liberi (senza cioè il guinzaglio) con i propri simili: è un modo per divertirsi e comunicare. E’ nostro dovere permettergli quotidianamente di incontrare i suoi partner di gioco.
Non dimentichiamoci infatti la natura del cane: “animale sociale di branco”.
Anche se noi siamo i suoi proprietari ed amici e possiamo divertirci tantissimo insieme… restiamo pur sempre dei bipedi!! Se lo depriviamo delle corse sfrenate e delle lotte ritualizzate con i suoi amici a quattro zampe potrebbe diventare stressato ed irritabile e perfino perdere la socializzazione e diventare un soggetto aggressivo verso i suoi simili. Sarebbe veramente un peccato.
Un altro aspetto interessante è quello del gioco con le persone. Sarebbe sempre meglio non giocare a livello fisico con i nostri cani, optando piuttosto per i giochi con oggetti.
Facendo la lotta, infatti, potrebbero venir esasperati dei comportamenti che poi, in altri contesti, sono assai fastidiosi: ecco come nascono i numerosi cani che saltano addosso, mordono giocosi e felici le braccia e le mani degli ospiti, che si ritrovano simpatici buchi e tanta bava sui maglioni… .
Se ci divertiamo a inseguire il nostro Fido per tutta casa, ecco fatto: al posto di tonare quando lo chiamiamo avremo un fuggitivo sempre pronto a nascondersi, che bel gioco!
Meglio quindi optare per un sano e buon gioco con qualche oggetto.
Abbiamo già trattato del riporto della pallina, per cui vi rimandiamo al paragrafo precedente. Vediamo ora il “tira e molla“. Ci sono cani (e padroni) che adorano questa attività: da una parte il proprietario che trattiene l’oggetto, dall’altra il cane che tira, è un po’ come il gioco della fune. Purtroppo questo gioco non è sempre adatto. Esso infatti stimola la competitività, l’aggressività (noterete che i cani ringhiano molto) e rinforza la potenza del morso, con logiche conseguenze.
Io consiglio di giocare al ‘tira e molla’ con molta cautela, rispettando alcune regole:
1) il cane deve imparare a lasciare l’oggetto quando il proprietario lo chiede
2) il gioco non deve mai proseguire se il cane diventa troppo eccitato o aggressivo
3) deve essere sempre il proprietario a decidere i tempi di inizio e di fine gioco.
Ecco come dovrebbe essere una sequenza corretta: seduto – impara a non rubare lo straccio, ma a prenderlo quando te lo dico io – combatti combatti – quando il cane sta andando troppo su di giri blocchi lo straccio – lascia- bravo – seduto- bravo!- premio.
Dopo il bravo inizio ancora la sequenza. Quando decido di terminare il gioco del ‘tira e molla’, chiederò il lascia, prenderò l’oggetto e lo metterò via, dando un bocconcino o un altro giocattolo come premio.
Se viene eseguito in questo modo, allora il ‘tira e molla’ è un toccasana per insegnare le regole e l’autocontrollo al nostro cane!
Se invece non doveste riuscire a ottenere questi risultati e il cane fosse giovane (quindi in fase di studio ed apprendimento) o troppo competitivo, io consiglierei di evitarlo del tutto, preferendo attività come il tiro della pallina, del legnetto, il cerca, il nascondino o qualsiasi altro divertimento che non implichi l’uso della forza e della lotta.
Giocattoli contro la solitudine
I cani passano molte ore da soli. Spesso si annoiano, non sapendo come impegnare il tempo. Alcuni di questi cani cercheranno di distrarsi come meglio possono, magari mordicchiando i mobili o i nostri indumenti, altri abbaieranno o piangeranno nella speranza di farci tornare a casa da loro.
Non tutti i soggetti manifestano un disagio, ma in ogni caso è giusto dar loro delle attività divertenti da svolgere in nostra assenza.
Se lasciamo i giocattoli che normalmente hanno a disposizione (pallina, corda, etc), probabilmente il cane non sarà molto interessato.
Dovremo quindi trovare dei giochi da lasciare solo ed esclusivamente quando è solo e che lo tengano impegnato.
La cosa migliore è quella di associare i giocattoli al cibo. Qualsiasi giocattolo che si trovi in commercio potrebbe essere idoneo a questo scopo, purchè sia resistente ai denti del nostro Fido.
Se, ad esempio, prendiamo una palla da baseball per cani, che ha due fori alle estremità, e la riempiamo di bocconcini, il cane dovrà trovare il sistema per far uscire i premietti. Quando avrà capito che, facendo rotolare la palla, escono i bocconcini, ecco che avrà trovato un’attività molto interessante e divertente con cui tenersi occupato!
Nei negozi ed on-line esistono giocattoli per cani appositamente creati per essere dati ai cani quado restano soli a casa , i più famosi sono gli americani Kong®, giochi in gomma che possono essere riempiti con diverse leccornie (se volete farvi un idea, date un occhio al sito originale www.kongcompany.com).
Su questa filosofia potremmo veramente sbizzarrirci e non è questa la sede per segnalarvi tutti i giocattoli masticabili e contro la solitudine e la noia. Sappiate che spesso hanno un foro in cui inserire il cibo e il cane deve capire come arrivare a prenderlo: facendo rotolare l’oggetto, tenendolo tra le zampe e leccandolo, etc.
Chiedete consiglio al vostro commerciante di fiducia o al vostro educatore cinofilo.
Troverete anche un sito dedicato proprio a questo argomento, al quale abbiamo deciso di dare il nostro appoggio perché presenta veramente dei giocattoli intelligenti: www.smartdog.it.
Un ultimo consiglio: non dimenticatevi di togliere questi giocattoli quando rientrate a casa: in questo modo l’interesse verso di essi rimarrà sempre alto!
Giochi di fiuto o work nose
Desidero concludere accennando un aspetto veramente intrigante del gioco: il work nose! Tutti noi sappiamo che il cane ha un fiuto eccezionale, ma spesso non ci soffermiamo a riflettere abbastanza su questo aspetto.
Così come il nostro cervello è predisposto alla parola, così gran parte del cervello del cane è dedicata proprio al fiuto: stimolare questo senso, quindi, non solo vuol dire allenare le sue capacità, ma anche permettere di sviluppare le capacità cognitive del nostro Fido.
Se lui usa il suo tartufo sarà un soggetto più equilibrato, più sereno, più calmo e soddisfatto.
Provare per credere! In molti Centri Cinofili oggi si fanno queste attività insieme ai cani, ma possiamo anche cimentarci in qualche semplice esercizio a casa.
Prendiamo una decina di piccoli bocconcini. Mettiamo il cane seduto e diamo il comando resta. A questo punto mettiamo in fila i bocconcini, distanti 5-7 cm l’uno dall’altro, a formare una linea retta.
Questa la potremmo chiamare una rudimentale “pista”. La pista termina sempre un Jack Pot, cioè una montagnetta di 3 o 4 bocconi (altrimenti il nostro amico non saprà mai quando smettere di fiutare!!).
Torniamo dal nostro cane facendo però un giro ampio, senza passare vicino alla nostra pista, per evitare di “inquinarla”.
Diamo il comando, ad esempio “Cerca Billy!” e osserviamo, in silenzio, per non deconcentrarlo.
Il cane dovrebbe seguire la pista, senza però saltare da un boccone all’altro. Se invece dovessero essere un po’ confusionario, andare in fondo, poi tornare a metà, insomma, se non dovesse seguire la pista, niente paura! E soprattutto niente sgridate.
Si riparte da capo, provando a cambiare la distanza tra i bocconcini, mettendoli più vicini o più lontani. Impariamo così a osservare il nostro amico e cerchiamo di trovare le soluzioni a lui più congeniali.
Non dobbiamo avere fretta né innervosirci: questo è un gioco di squadra!
Se non dovessimo riuscirci, potremmo trattenerlo dolcemente dal collare in modo da aiutarlo a rallentare mentre cerca, ma solo le prime volte.
Queste semplici piste possono poi essere cambiate, ad esempio inserendo degli angoli retti.
Una volta che il nostro cane avrà compreso il concetto di pista, con molti angli retti, potremo fare questi giochi fuori casa, rendendoli così più difficili.
Un prato con l’erba alta, non calpestata da altri, sarà infine il luogo ideale.
Ci sono moltissimi esempi di work nose, così tanti che dovremo dedicarci un articolo intero… speriamo quindi di farlo presto!
Per ora, buon gioco a tutti voi.
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